Bologna, Novembre 2013/Novembre 2014

Condotto da Stefania Redini e Yolande Deswarte.

Organizzato in collaborazione con il Centro Yoga Le Vie.

Presentazione del corso, a cura di Stefania Redini.

Il metodo Spiraldynamik® nasce negli anni Settanta in Francia, dagli studi intrapresi da due fisioterapiste, Susanne Piret e Marie-Madeleine Bezièr, sul sistema locomotore umano e sui suoi principi fisiologici di funzionamento. Gli studi vengono portati avanti e formalizzati grazie all’incontro tra la fisioterapista francese Yolande Deswarte ed il medico svizzero Christian Larsen, che fonda a Zurigo l’Istituto Spiraldynamik®, sede dei corsi di formazione e dei convegni internazionali.

L‘originalità del metodo, che lo rende un prezioso strumento di conoscenza per chiunque lavori con le più differenti discipline corporee, sta nella comprensione dei principi che reggono il movimento; comprensione che facilita la modificazione di movimenti e posture controproducenti, installatisi a causa di automatismi posturali ed ignoranza dei piani di costruzione del sistema motorio.

L’intento profondo è di passare dall’uomo marionetta all’uomo sapiente; in questo Spiraldynamik® incontra il cuore dello Yoga, permettendo di sperimentare come il corpo fisico sia sostenuto dal corpo di energia, pranamayakosha, e come quest’ultimo sia attivo quando il corpo muscolare, annamayakosha, abbandona i suoi schemi motori abituali e disfunzionali.

L’applicazione dei principi di Spiraldynamik® allo Yoga permette quindi di fare proprio ancor più profondamente il movimento coordinato, armonico, in sostegno energetico, piuttosto che rimanere imbrigliati in schemi motori non coordinati, disarmonici, in perdita energetica.

I principali temi trattati nei sei incontri monotematici saranno:

  • l’unità centrale tronco;
  • l’unità di trasmissione spalla;
  • l’unità di trasmissione anca;
  • le unità di collegamento braccio e gamba;
  • l’unità periferica mano;
  • l’unità periferica piede.

Questi temi verranno esplorati in particolare in relazione alle posizioni dello Yoga, in modo che esse diventino un momento di presa di coscienza profonda dei propri schemi motori e dei propri disagi, aprendo la possibilità di trasporre quanto esplorato nei gesti del quotidiano.

Il corso è riconosciuto come Formazione Continua da YANI (Yoga-Associazione Nazionale Insegnanti).

 

L’insegnante.

Stefania Redini incontra lo Yoga alla fine degli anni Settanta grazie a Frieda Den Haan, allieva di Swami Gitananda Giri di Pondicherry, e sotto la sua guida inizia la prima esperienza di trasmissione. Negli anni Ottanta segue una formazione con Andrè Van Lysebeth, integrando poi altri aspetti della pratica del respiro e del pranayama con il figlio, Willy Van Lysebeth. Negli anni Novanta frequenta l’Ashram di Arnaud Desjardins in Francia, cercando sempre più l’integrazione della visione non duale nella vita di tutti i giorni. Una formazione con T.K. Shribhashyam, figlio del celebre maestro T. Krishnamacharya, sottolinea una visione dello yoga classico, con i suoi legami profondi con l’Ayurveda e la filosofia indiana.

Nel 2000 l’incontro con Eric Baret, che trasmette lo Yoga della Non Dualità nella linea del Tantrismo Kashmiro, apre finalmente la porta al sentire la profonda integrazione tra la pratica e la filosofia dello Yoga. Negli stessi anni inizia una formazione continua con Yolande Deswarte, co-fondatrice di Spiraldynamik®, arte e scienza del movimento umano.

Ha seguito inoltre per oltre vent’anni la formazione di Shiatsu con il maestro K.Sasaki, fondatore della Iokai International, già assistente di S. Masunaga.