Bologna, Ottobre 2016/Aprile 2017

Presentazione del corso condotto da Stefania Redini.

Sappiamo che la Terra su cui ci troviamo gira intorno al Sole, il quale porta in giro tutti i suoi pianeti nella Galassia, la quale ci conduce a spasso nell’Universo… un movimento e un cambiamento di cui non si trova né inizio né fine; un volteggiare di sfere, cerchi, ellissi e spirali mostra la terribile bellezza della danza cosmica.

Nella nostra galassia-corpo, viviamo gli stessi movimenti e trasformazioni, al cui fluire il più sovente resistiamo, per timore di lasciarci prendere da qualcosa che crediamo più grande di noi.

E tuttavia il desiderio di comprendere, unificare, armonizzare si fa avanti. E trova la sua attualizzazione in ricerche antiche e recenti, e in tutte esiste la stessa evidenza: che nessun movimento, denso o sottile, è lineare, ma tutto è circolare. O che ciò che appare come una linea finirà col rivelarsi parte di un cerchio assai più vasto.

Lo Yoga Non Duale del Kashmir nella trasmissione di Eric Baret, l’esplorazione del corpo-mente come spazio in Spiraldynamik sono entrambi forme di riscoperta dell’essenza del movimento, espressioni diverse dell’intuizione universale “così in cielo come in terra”.

Conoscere come funzioniamo è il nostro scopo, se ci è dato intuirlo. Presentire la Coscienza mentre siamo immersi nell’incantesimo di Maya… ecco il meraviglioso paradosso.

La proposta è di percorrere insieme ancora un cerchio di questa nostra spirale, sempre in movimento e trasformazione. Col nostro strumento, anch’esso sempre in movimento e trasformazione.

Dal punto di vista più denso, il corpo passa incessantemente attraverso quattro momenti:

  • stare, ergersi, nella naturale dignità e resilienza;
  • andare, muoversi, esprimersi nel mondo;
  • sedere, esplorare movimenti più sottili;
  • giacere, un tempo per l’anima.

Dal punto di vista sottile, tutti questi momenti li viviamo attraverso l’interazione cuore-mente. Se questa interazione non è chiara, genererà confusione nelle nostre emozioni, nei pensieri, nelle azioni.

La Non Dualità, Advaita, nella linea di Swami Prajnanpad, ci suggerisce di esplorare le quattro modalità interiori in cui cuore e mente dialogano sempre: nell’emozione, nel sentimento, nel pensiero, nella visione.

Immergerci disarmati nel loro incessante chiacchiericcio può aiutarci ad illuminare il nostro vissuto quotidiano.

Conoscere la dualità, del movimento e del pensiero, significa essere nell’Uno, che è l’Infinito a cui sempre tendiamo.

Nei nostri incontri esploreremo:

  • movimenti di preparazione, per modellare le articolazioni e donare stabilità e mobilità;
  • sequenze di applicazione in asana, per ridare spazi al respiro;
  • movimenti sottili, grazie a cui l’approfondimento della sensorialità conduce la mente ad uno stato di naturale distensione, liberando il respiro spaziale;
  • mente e cuore, le strade del loro dialogo.

 

Programma degli incontri.

Sabato 15 e Domenica 16 Ottobre 2016.

Il nostro tempio è sostenuto dalla volta del bacino e del piede.

Lavoriamo sulla spirale dell’arto inferiore. I fondamenti: bacino vitale, lombari stabili, anche libere, ginocchia forti, piedi elastici. Guida alla comprensione pratica, integrazione in una pratica di asana. Accento del respiro in asana per favorire la stabilità; il respiro è così sostenuto, l’energia è nutrita, il corpo si distende già nell’attività.

Interazione mente-cuore: i presupposti del tipo razionale e del tipo emotivo.

 

Sabato 10 e Domenica 11 Dicembre 2016.

Guardiamo il nostro tempio dall’alto.

La dinamica delle spalle e del cingolo scapolare, la spirale dell’arto superiore. Espansione: dorso stabile, busto vitale, spalle libere, braccia forti, mani precise. Guida alla comprensione pratica, integrazione in una pratica di asana. Accento del respiro in asana per favorire il ritmo e l’espansione; il respiro si diffonde, l’energia sale.

Interazione corpo-mente: esploriamo le quattro modalità di dialogo.

 

Sabato 18 e Domenica 19 Febbraio 2017.

L’essenza della dinamica: il torace, dove abita il cuore.

Lavoreremo sulle spirali del torace che liberano il respiro. Guida alla comprensione pratica, integrazione in una pratica di asana, dove lavoreremo riferendoci alla volta del diaframma. Oltre la tecnica, libertà e leggerezza. L’energia si dilata.

Interazione corpo-mente: integriamo le strade del loro dialogo.

 

Sabato 8 e Domenica 9 Aprile 2017.

La testa integra ed orchestra il tutto.

Lavoreremo sulla dinamica della testa: mascella, bocca, lingua; occhi e sguardo; il naso e la sua relazione con l’aria. Guida alla comprensione pratica, integrazione in una sequenza di asana dove lavoreremo riferendoci alla volta della testa. Risveglio della sensorialità, riposo del cervello. Il respiro come spazio, punto di origine e ritorno, sorgente costante di energia.

“Più profondamente esplorare, più profondamente sentire, percepire, perché c’è ancora qualcosa che vuole mostrarsi, a me, oggi, adesso”.

Il corso è riconosciuto come Formazione Continua da YANI (Yoga-Associazione Nazionale Insegnanti).

 

L’insegnante.

Stefania Redini incontra lo Yoga alla fine degli anni Settanta grazie a Frieda Den Haan, allieva di Swami Gitananda Giri di Pondicherry, e sotto la sua guida inizia la prima esperienza di trasmissione. Negli anni Ottanta segue una formazione con Andrè Van Lysebeth, integrando poi altri aspetti della pratica del respiro e del pranayama con il figlio, Willy Van Lysebeth. Negli anni Novanta frequenta l’Ashram di Arnaud Desjardins in Francia, cercando sempre più l’integrazione della visione non duale nella vita di tutti i giorni. Una formazione con T.K. Shribhashyam, figlio del celebre maestro T. Krishnamacharya, sottolinea una visione dello yoga classico, con i suoi legami profondi con l’Ayurveda e la filosofia indiana.

Nel 2000 l’incontro con Eric Baret, che trasmette lo Yoga della Non Dualità nella linea del Tantrismo Kashmiro, apre finalmente la porta al sentire la profonda integrazione tra la pratica e la filosofia dello Yoga. Negli stessi anni inizia una formazione continua con Yolande Deswarte, co-fondatrice di Spiraldynamik®, arte e scienza del movimento umano.

Ha seguito inoltre per oltre vent’anni la formazione di Shiatsu con il maestro K.Sasaki, fondatore della Iokai International, già assistente di S. Masunaga.