Online, Gennaio e Febbraio 2023
Condotto da Gioia Lussana.
Rintracceremo nella teoria e nella pratica yoga alcuni temi di ispirazione che possono costituire un terreno comune nell’esperienza spirituale dei due ambiti scelti. Già agli esordi nella tradizione mistica occidentale, dal Vangelo di Giovanni fino a Margherita Porete o Meister Eckhart possiamo riscontrare l’attitudine non duale, in cui intelligenza e amore creano un ponte tra ordinario e straordinario. A partire da Giovanni, tutta la spiritualità successiva trarrà linfa da platonismo, neo-platonismo e stoicismo evidenziando una relazione reciproca e identitaria tra il divino e l’umano. La visione non duale – tutt’altro che espiatoria o coercitiva – della nascente mistica cristiana sarà ugualmente centrale nel rapporto tra individuo e cosmo nel tantrismo del Kaśmīr medievale.
In particolare il primato della vita (bíos, zoé o psyché, che si relaziona al concetto di lógos nel Vangelo di Giovanni) diventerà nel contesto dello śivaismo non duale spanda, palpito vitale e fervore della coscienza al tempo stesso; quel lievito che rende ogni vissuto un’arte celebrativa. In questa luce lo yoga diventa l’arte per eccellenza, quella che mette in scena il fremito dell’esistenza, scorgendone l’intrinseca intelligenza e il sacro bagliore in ogni forma di vita, anche in ciò che sembra inanimato.
La docente.
Gioia Lussana è indianista, insegnante yoga (Y.A.N.I.) e docente formatrice presso diverse scuole di formazione e post-formazione per insegnanti yoga in Italia.
Nel 1980 si è laureata cum laude in Filosofia all’Università Sapienza di Roma, discutendo una Tesi di Indologia con Raniero Gnoli e Raffaele Torella. Nella sua Tesi ha approfondito in particolare il tantrismo kaśmīro di matrice śivaita non duale.
Nel 1987 è stata co-fondatrice dell’A.ME.CO (Associazione per la Meditazione di Consapevolezza) con Corrado Pensa e per oltre 20 anni ha approfondito la meditazione vipassanā con esponenti qualificati del buddhismo contemporaneo.
Dal 2013 ha ottenuto il patrocinio dell’Istituto Italiano degli Studi Orientali dell’Università Sapienza di Roma per l’organizzazione di cicli di seminari di studio sui testi tantrici. Finalità di tali seminari, da lei condotti assieme a Raffaele Torella, è lo studio e la divulgazione della tradizione testuale indiana collegata alla pratica yoga.
Nel 2015 ha conseguito il dottorato di ricerca in Civiltà e Culture dell’Asia(Tutor Raffaele Torella), con una tesi sul significato dello yoga nel tantrismo hindu delle origini. Nel 2019 ha vinto il Grant della Fondazione India-Europa di Nuovi Dialoghi (FIND) con un progetto di ricerca sullo yoga del Kaśmīr. Con Eric Baret e altri esponenti della tradizione del Kaśmīr è stata docente nel biennio di post-formazione Lo Yoga del Silenzio a Genova (2020-2021). Tiene a Roma regolari corsi di yoga, ispirati alla tradizione non duale del Kaśmīr medievale.
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