Bologna, da Settembre a Dicembre 2023
L’Azienda USL di Bologna segue e sostiene con grande interesse il lavoro di cura prestato dai caregiver familiari sin dal 2014 con l’approvazione della Legge Regionale “Norme per il riconoscimento dei caregiver familiari” (L.R. 2/2014). Grazie alla costante collaborazione con i territori, i Servizi Sociali Territoriali e le reti formali e informali, hanno preso avvio progetti a supporto del benessere psicologico psicofisico dei caregiver familiari, ampliando progressivamente l’offerta di interventi e azioni ad essi rivolta. Le problematiche connesse al lavoro di cura dei caregiver (isolamento e perdita di relazioni, sottrazione di tempo per se stessi, affaticamento fisico e psicologico…) si sono acuite a seguito della pandemia da COVID19, determinando un quadro di bisogni sempre più complesso. Per il triennio 2022-2024 l’Azienda USL di Bologna ha ritenuto, quindi, necessario promuovere percorsi per il benessere psicologico e psicofisico dei caregiver coinvolgendo Associazioni ed Enti del territorio per valorizzare la ricca rete informale presente sul territorio e creare occasioni di scambio e supporto a sostegno del welfare di comunità.
L’Associazione Officina delle Trasformazioni per il secondo anno ha aderito a questa ambiziosa e preziosa progettualità con il progetto “Tornare a sé”, promuovendo gruppi di supporto psicologico e gruppi di pratiche corporee dedicate al benessere psicofisico. Complessivamente, sono stati raggiunti ventinove caregiver, tra caregiver familiari, operatori e volontari che hanno partecipato ai percorsi continuativi, e undici operatrici che hanno partecipato agli incontri educativi. Il clima che si è instaurato all’interno di ogni gruppo di lavoro è stato sereno e collaborativo. La generale costanza nella partecipazione alle attività, i feedback positivi ricevuti dagli utenti ed il loro manifestato desiderio di proseguire l’attività anche nel prossimo anno ci hanno dato conferma sull’efficacia delle attività proposte.
Un punto di forza significativo è il fatto che, in ognuno dei percorsi proposti, spesso le partecipanti hanno instaurato tra di loro dei rapporti anche al di fuori degli incontri strutturati, hanno saputo creare alleanza e supporto e darsi informazioni anche pratiche per la gestione degli impegni di cura quotidiana, arricchendo la personale rete di relazioni sociali.
Si sono realizzati due percorsi di gruppo, di dieci incontri ciascuno, dedicati al sostegno psicologico.
Uno presso il Centro Sociale Villa Mazzacorati, via Toscana 19, Bologna, condotto dalla Dott.ssa Chiara Giacometti ed uno presso la Palestra del Quartiere Navile, via Gorky 12, Bologna, condotto dalla Dott.ssa Micaela Monti. Hanno partecipato agli incontri complessivamente undici caregiver, soprattutto familiari.
La costanza nella partecipazione agli incontri è sempre un punto di criticità per questo tipo di utenza, sovraccaricata dagli impegni di cura; le conduttrici hanno mantenuto quindi un contatto costante con i partecipanti, anche a distanza, in modo da favorire la coesione dei gruppi.
Il lavoro sulla consapevolezza ha aiutato a mitigare la confusione emotiva derivante da contesti e situazioni molto faticose da gestire e ad alleggerire il carico emotivo.
Oltre alla narrazione di sé, rispetto a vicissitudini ed episodi della vita quotidiana, sono stati utilizzati video, tecniche espressive come il disegno, la musica, la scrittura, la poesia e le carte dixit, per ampliare l’aspetto immaginativo e creativo.
I due percorsi di supporto psicologico hanno integrato pratiche sull’ascolto del corpo, sul respiro, di meditazione e mindfulness; queste pratiche hanno favorito il contatto con sé ed hanno contribuito ad alleggerire il carico di impegno fisico ed emotivo; sono state molto apprezzate da tutti i partecipanti.
Si sono realizzati quattro incontri di carattere educativo sul tema “il gioco nella relazione di cura”.
Condotti dalla Dott.ssa Mariangela Dicarolo e dedicati sia ai caregiver familiari che ai volontari ed agli operatori.
Gli interventi educativi sono stati sviluppati con la finalità di stimolare il caregiver familiare a valorizzare il tempo libero, suo e del proprio assistito, proponendo attività di interesse comune che oltre a rafforzare le abilità residue, favoriscono la condivisione di emozioni positive, consolidando la relazione. Negli incontri sono state presentate proposte per facilitare la strutturazione di questi momenti, come la scatola dei giochi (Laboratori in scatola di Bolab aps) e il progetto sull’utilizzo dei dispositivi di assistenza vocale a supporto della quotidianità del anziano e del caregiver.
Si sono realizzati tre percorsi, di dieci incontri ciascuno, dedicati al benessere psicofisico.
Uno presso la Casa di Tina ed uno presso la Casa Volontari AIL, condotti dalla Dott.ssa Elena Ricci; uno in modalità online, condotto dalla Dott.ssa Laura Ferrari.
Hanno partecipato agli incontri complessivamente diciotto caregiver, sia familiari sia operatori e volontari.
Le pratiche proposte sono state di Yoga, Yoga del Suono e Metodo Feldenkrais®.
Presso Casa di Tina, la casa dei volontari delle Associazioni dei familiari dei malati psichiatrici, l’utenza è stata soprattutto di familiari, tutti con scarsa o nulla esperienza pregressa nelle pratiche corporee. Le proposte sono state quindi molto morbide ed ampio spazio è stato dato percezione del respiro, al rilassamento profondo attraverso il suono, con tecniche specifiche di Yoga Nidra, ed all’acquisizione di piccole pratiche di auto-aiuto. Il gruppo è stato molto costante nella partecipazione e vivace e nel confronto in presenza, sono emersi spazi di empatia e solidarietà tra i partecipanti.
Presso la Casa dei Volontari Ail i partecipanti sono stati gli operatori e le operatrici che lì operano regolarmente; il percorso si è quindi connotato come uno spazio di “consolidamento” di un gruppo di lavoro dedito alla gestione di problematiche socio sanitarie. La risposta molto positiva dei partecipanti conferma la grande utilità di strutturare presso i luoghi di lavoro in cui gli operatori supportano soggetti fragili, spazi di ristoro e benessere come lo Yoga e le pratiche corporee di consapevolezza in generale; sia in funzione di momento di cura di sé per gli operatori, sia di occasione di coesione e confronto tra colleghi.
La proposta di pratica online è stata incentrata su tecniche di propriocezione, mobilizzazione articolare, respirazione e rilassamento. Sono state fornite ai partecipanti le registrazioni delle lezioni e video appositamente realizzati con brevi sequenze facilmente praticabili anche da soli in autonomia. Questo supporto è stato molto apprezzato e tutti i partecipanti hanno dichiarato di utilizzare durante la settimana i materiali registrati, nell’intervallo tra un incontro e l’altro. Il gruppo è stato molto costante nella frequentazione delle lezioni. Anche la relazione tra i partecipanti si è costruita in un clima sereno e di condivisione delle esperienze.
Il progetto è stato realizzato grazie al contributo dell’Azienda USL di Bologna, nell’ambito dell’Avviso pubblico per la presentazione di manifestazione di interesse rivolta ad enti del Terzo Settore per lo sviluppo di progetti finalizzati al sostegno psicologico/benessere psicofisico dei caregiver (L.R. 2/2014). Distretto di Bologna.
L’ Associazione ha ricevuto dall’Azienda AUSL di Bologna per l’anno 2023 un contributo di euro 6.200,00.
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